La Pet Therapy, uno strumento d’inclusione

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La Pet Therapy, uno strumento d’inclusione

Pet effect: benessere ed inclusione sociale. “Interventi assistiti con gli Animali”, tipologie ed approcci della co-terapia

Pedagogia speciale ed inclusione 

La pedagogia speciale è una branca della pedagogia che pone il suo interesse su ogni aspetto della disabilità. Essa si propone come vettore per l’inclusione sociale grazie ai suoi metodi e ai suoi approcci, alcuni tra i quali si collocano in un’area intermedia tra educazione e terapia: si pensi all’arteterapia, alla musicoterapia, alla danzaterapia e alla “Pet therapy”. In quest’articolo, ci si soffermerà proprio su quest’ultimo approccio. 

Che cos’è la pet therapy?

 Con la “Pet therapy” si fa riferimento ad una particolare pratica terapeutica, dalla strutturazione metodologica, che si basa sull’interazione tra uomo e animale da compagnia. Quest’ultimo, infatti, può fungere da ammortizzatore in particolari condizioni di stress e conflittualità, può rappresentare un aiuto per persone con disabilità o per chi è affetto da patologie psichiatriche, ma anche per chi ha problemi di comportamento sociale e di comunicazione. La pet therapy, inoltre, si presenta come uno strumento naturalmente riabilitativo per soggetti con patologie inerenti il sistema nervoso centrale e delle vie periferiche - si pensi, ad esempio, all’utilizzo dei cani guida per le persone non vedenti.

La capacità degli animali di mostrare totale e incondizionata accettazione, senza riguardo alle disabilità e alle patologie della persona interessata, rappresenta uno strumento preziosissimo per il benessere di chiunque si trovi in una situazione di isolamento sociale, anche se parziale e temporanea.

<<Gli animali condividono con noi il privilegio di avere un’anima>>

Interventi Assistiti con gli Animali

La “Pet therapy”, in Italia denominata con l’espressione “Interventi assistiti con gli Animali” (IAA), comprende tre tipologie di intervento - riconosciute dal D.P.C.M. 28 Febbraio 2003 - condotte da un personale specializzato e competente: le “Terapie assistite con animali” (TAA); la “Educazione assistita con animali (EAA); le “Attività assistite con animali” (AAA).

Le “Terapie Assistite da Animali” hanno valenza terapeutica. Esse supportano le terapie seguite dal paziente - indicate dal medico competente - ed hanno lo scopo di migliorare le condizioni psicofisiche del paziente. L’intervento, personalizzato, comprende una serie di obiettivi da dover raggiungere, step by step.

L’ “Educazione Assistita da Animali”, nonostante sia anch’essa finalizzata al miglioramento dello stato di salute delle persone, si concentra maggiormente sul miglioramento delle capacità cognitive. È un intervento di tipo educativo e/o rieducativo che può essere applicato in diversi ambiti quali, ad esempio, istituti scolastici, centri di aggregazione giovanile, ludoteche, centri socioeducativi.

Le “Attività Assistite da Animali” sono interventi ludico-ricreativi rivolti a varie categorie di persone che possono trarre benefici dalla relazione che si instaura con l’animale di compagnia. La cura, la disponibilità alla relazione, l’attività motoria contribuiscono allo sviluppo di diverse competenze. Gli incontri sono supervisionati da professionisti - e non solo - e non prevedono lo sviluppo di programmi da dover seguire.

Équipe multidisciplinare

Al fine di attuare efficaci “Interventi Assistiti con gli Animali” va evidenziata la necessità di multidisciplinarietà, a garanzia della qualità dei progetti svolti. Per questo motivo, sono necessarie almeno due figure: colui che si occupa della gestione dell’interazione con l’animale (ad es. il coadiutore del cane) e colui che funge da referente del paziente (ad es. un educatore, un fisioterapista o un medico).

I pet vengono scelti con il supporto del veterinario che, in base alla storia, ne indicherà taglia, sesso ed età. Non tutte le specie domestiche sono indicate per gli IAA, gli animali più diffusi sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto e il coniglio.

 

 

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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