Dalla ricerca scientifica: effetti e determinanti del lavoro minorile

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Dalla ricerca scientifica: effetti e determinanti del lavoro minorile

Sfruttamento minorile: i risultati di uno studio condotto in Nigeria.

Cos’è il lavoro minorile?

Quando si parla di lavoro minorile si fa riferimento ad un’attività lavorativa che priva i bambini della loro infanzia, della loro dignità, influendo negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. In esso sono comprese varie forme di sfruttamento e abuso, spesso causate da condizioni di estrema povertà, dalla mancata possibilità di istruzione, da situazioni economiche e politiche in cui i diritti dei bambini e delle bambine non vengono rispettati, a vantaggio dei profitti e dei guadagni degli adulti. Ai bambini coinvolti viene negato il diritto di andare a scuola, la possibilità di giocare e di godere dei loro affetti; sono coinvolti nei processi produttivi dell’economia globalizzata e spesso reclusi, emarginati, esposti a sofferenze fisiche e psicologiche.

La situazione in Nigeria

In Nigeria, il lavoro minorile è determinato da fattori sociali, demografici ed economici come la povertà, la perdita del lavoro dei genitori, la migrazione rurale-urbana, le dimensioni della famiglia – spesso molto numerosa – e da norme culturali. Altre determinanti includono la mancata distribuzione delle scuole, la scarsa accessibilità alle stesse e l’alto costo delle loro tasse. Più di recente, enormi sfollamenti interni – causati per lo più dai conflitti e dal terrorismo – hanno provocato molti danni alle strutture scolastiche, spingendo più bambini al lavoro minorile.

Nel 1995 il numero di bambini coinvolti nel lavoro minorile in Nigeria stimato era di circa dodici milioni. Nel 2006 il numero è invece salito a quindici milioni. Alcuni studi rivelano che nella regione settentrionale il lavoro minorile è endemico, di conseguenza questa regione è quella con la più alta percentuale di bambini che non vanno a scuola. Nelle zone geopolitiche sud e sud-est molti bambini abbandonano la scuola per lavorare come colf mentre, nella zona occidentale, molti minorenni sono coinvolti nel commercio ambulante e in attività di supporto domestico. Inoltre, molti altri sono impegnati nell'estrazione mineraria, nell'estrazione di cave e nell'agricoltura.

"È compito di chi si occupa di tutela dei diritti – in generale – e dei minori – in particolare – di non girarsi dall’altra parte sperando che la cose cambino da sole"

Lo studio condotto a Anyigba

Lo studio sul lavoro minorile in Nigeria, realizzato da Alex Victor, Maji Mercy Ojonugwa e Akhigbe Sunday Ojochenemi e reso noto dal Dipartimento di Sociologia della Kogi State University, aveva l’obiettivo di analizzare i fattori determinanti e gli effetti del lavoro minorile nell'area del governo locale di Anyigba e Dekina nello Stato di Kogi. Per realizzare lo studio è stata utilizzata la tecnica del campionamento intenzionale: la dimensione del campione di questa popolazione era di centoventi intervistati. I dati primari sono stati ottenuti attraverso l'utilizzo di un questionario strutturato. I risultati hanno mostrato che la maggior parte del coinvolgimento nel lavoro minorile ad Anyigba riguarda il lavaggio di automobili, l'apprendistato, l'agricoltura, il bucato e il piccolo commercio. Ciò implica che i bambini sono coinvolti in piccoli commerci, nella propaganda e nell’apprendistato dopo la scuola, nel bucato, nelle pulizie, nel traffico e nel prendere l'acqua prima della scuola, ogni giorno.

Le principali cause del lavoro minorile ad Anyigba sono risultate essere: il livello di povertà all'interno della singola famiglia, le punizioni ricevute dagli insegnanti, il non avere impegni dopo la scuola e la morte di un membro adulto del nucleo. Lo studio ha concluso che il governo dello Stato di Kogi dovrebbe svolgere una campagna di chiarimento e sensibilizzazione – attraverso i media e le istituzioni religiose – sulle conseguenze negative del lavoro minorile. Dovrebbero, inoltre, essere rafforzate le leggi sui diritti dei minori al fine di frenare ogni forma di sfruttamento circa questi bambini e ragazzi. Lo studio ha raccomandato di formare un gruppo di controllo contro il lavoro minorile per perseguire e penalizzare i genitori che impegnano i loro figli nel lavoro ad Anyigba. Il governo, tra l’altro, dovrebbe fornire assistenza finanziaria ai genitori per aumentare il loro reddito.

Considerazioni conclusive: fare ricerca

Il lavoro minorile rappresenta ancora oggi una piaga sociale in tante parti del mondo ed è compito di chi si occupa di tutela dei diritti – in generale – e dei minori – in particolare – di non girarsi dall’altra parte sperando che la cose cambino da sole. Al contrario, bisogna continuare a lottare ogni giorno per contrastare tale fenomeno. Fare ricerca rappresenta sicuramente un modo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei policy maker tali situazioni, ma anche per proporre soluzioni e strategie di miglioramento, proprio come cerca di fare lo studio in questione.


NOTE

1 https://www.ilo.org/global/lang--en/index.htm





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