Rete Centro-Meridionale tra Servizi Sociali e Associazioni Familiari per l'accoglienza di bambini e ragazzi

Bond Building for Teens

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Numero Verde - 800661582

Il Dipartimento per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ammesso a finanziamento per il progetto “Bond Building for teens”. L’obiettivo è realizzare percorsi di affiancamento relazionale per ragazzi con deprivazioni familiari al fine di:

  • Promuovere il benessere dei     ragazzi attraverso il potenziamento dei reticoli relazionali     intergenerazionali extrafamiliari, informali e duraturi, che la comunità     locale offre loro, integrativi e non sostitutivi delle loro relazioni     intrafamiliari;
  • Promuovere negli adulti e negli     anziani la cultura e la pratica della solidarietà relazionale a favore dei     ragazzi della comunità, intesa come disponibilità e concreto impegno a     coinvolgersi in legami duraturi di “parentela sociale” nell’ottica del supporto     alla crescita e dell’accompagnamento per la vita e verso la piena     autonomia;
  • Offrire agli adolescenti e     preadolescenti out-of-home la possibilità di tessere legami significativi     con adulti/famiglie affiancanti del territorio e accompagnare verso l’affidamento     familiare quelli che, a     giudizio del servizio sociale territoriale e dell’autorità giurisdizionale, ne avessero     bisogno.

Il Progetto si svolge
in Cinque Step:

1° Mappatura

Analisi del “bisogno di affidamento/affiancamento familiare” degli adolescenti e preadolescenti out-of-home residenti nei territori di attuazione del progetto. La mappatura viene elaborata d’intesa con i servizi sociali territoriali e le comunità ospitanti. Nella mappatura vengono compresi anche i minori stranieri non accompagnati, ospiti dei servizi residenziali, per i quali l’inserimento/affiancamento di una famiglia può rappresentare una risposta importante ed appropriata.

2° Socializzazione

Realizzazione di attività di socializzazione collettiva tra i teenagers out-of-home e alcuni adulti/famiglie “positivi” del territorio. Le attività di socializzazione possono consistere in iniziative sportive (partite di calcetto, di pallavolo…), in passeggiate fuori-porta, in attività laboratoriali (musicali, gastronomiche, artistiche…) nelle quali piccoli gruppi di adolescenti/preadolescenti e di adulti vengono coinvolti, in modo costante, in appuntamenti mono/bi-mensili. L’individuazione degli adulti/famiglie positivi da coinvolgere è effettuata rivolgendosi a: persone con pregresse esperienze in ambito solidaristico e/o educativo, come la partecipazione ad organizzazioni di volontariato, a gruppi di impegno sociale, ad associazioni educative…), neo-pensionati con competenze educative o sociali (insegnanti in congedo, etc.). Alcune disponibilità possono essere reperite mediante percorsi ad hoc rivolti agli “aspiranti adottivi” del territorio. Le attività di socializzazione sono realizzate, ove possibile, con la collaborazione del personale delle comunità educative che ospitano i ragazzi.

3° Affiancamento

Durante le attività di socializzazione “scatteranno” spontaneamente alcune simpatie tra ragazzi e adulti. Tali “inneschi relazionali” andranno monitorati e favoriti, sostenendone l’evoluzione in forme più o meno intense di affiancamento familiare. Gli adulti potranno così – previo accordo con le autorità competenti sul caso – realizzare, almeno quindicinalmente, piccole uscite con il ragazzo da loro “affiancato” (andare al cinema, in pizzeria, fare i compiti scolastici pomeridiani, accompagnarlo ad una visita medica, …).

4° Affidamento

Durante l’affiancamento matureranno, in alcuni casi, le condizioni per l’evoluzione in accoglienza famigliare (da attuare, su disposizione delle autorità competenti, mediante affidamenti familiari ai sensi della legge 184/83).

5° Sostegno

Gli affidamenti e gli affiancamenti familiari man mano avviati saranno accompagnati sul piano socio-psico-pedagogico al fine di favorirne il migliore prosieguo possibile. Nel caso di minori stranieri non accompagnati occorrerà attivare anche interventi di mediazione culturale. Sarà opportuno favorire anche forme di “mutuo aiuto” tra affidatari, valorizzando la presenza territoriale di reti/associazioni familiari.

Tempi

Il progetto ha una durata massima di 12 mesi.

Rete di progetto

  • Soggetto Proponente: Il progetto “Bond building for teens” è ideato e proposto dalla federazione Progetto Famiglia Onlus.
  • Rete di terzo settore: l’attuazione nei vari territori è condotta in raccordo con gli enti di terzo settore gestori di comunità residenziali per minori e/o attivi nel campo dell’affidamento familiare e della socializzazione/educazione minorile e giovanile
  • Rete istituzionale: l’attuazione nei vari territori è condotta altresì in raccordo con gli enti gestori dei servizi sociali territoriali (Comuni) o distrettuali (Ambiti Territoriali).

I soggetti della rete (sia diterzo settore che istituzionale) formalizzano la loro adesione al progettomediate apposita manifestazione di interesse.

Territori di attuazione

  • Roma Ovest - Cooperativa L'Accoglienza, MarcoBellavitis - 3335366473
  • Roma Est- Borgo Ragazzi don Bosco, NicolettaGoso - 3383304119
  • Catania- Ass. Meta Cometa - Ianì Strano -3283927202
  • Frosinone - Progetto Famiglia Carmela Memoli - 3939789541
  • Isernia- Progetto Famiglia, Marilena Di Lollo - 3386408626
  • Napoli (Torre del Greco), Shalom ProgettoFamiglia, Pino Cutolo
  • Salerno-Napoli- Progetto Famiglia, GiuliaPalombo - 3332772102
  • Benevento- Progetto Famiglia, Antonella Pontillo- 3929432487
  • Bari-  AssociazioneFamiglia Per Tutti – Angela De Girolamo; Cooperativa  Maieutica, Elisabetta Scarano

Scopri il Convegno del 27/01/2021

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