Supportare il legame genitore-figlio in caso di separazione conflittuale: lo spazio neutro - PARTE I

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Supportare il legame genitore-figlio in caso di separazione conflittuale: lo spazio neutro - PARTE I

Supportare il legame genitore-figlio in caso di separazione conflittuale: lo spazio neutro - PARTE I

Cos’è lo spazio neutro?

Lo spazio neutro è un luogo/spazio utile a garantire la continuità di rapporti dei figli con i genitori, in applicazione ad un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Esso è anche definito “Servizio per il diritto di visita e di relazione”: tale termine tende ad enfatizzare la necessità, tradotta in diritto, per il minorenne di continuare ad intessere relazioni con i genitori, anche in seguito ad un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Ovviamente, il mantenimento del legame con l’adulto di riferimento deve avvenire in forme che tutelino il percorso di crescita del minorenne, alla presenza di una figura “terza”[1] , un operatore sociale con formazione specifica, che assuma una funzione di sostegno e controllo. I servizi “spazio neutro” sono  contesti generalmente dedicati alla gestione del diritto di visita in caso di separazione o divorzio conflittuale; spazi in cui, il bambino può essere destinatario di supporto emotivo e psicosociale a cura del personale specializzato, salvaguardando il legame con i propri genitori.[2]  La realizzazione degli incontri si diversifica a seconda delle scelte operate dall’autorità giudiziaria.

«I servizi “spazio neutro” sono  contesti generalmente dedicati alla gestione del diritto di visita in caso di separazione o divorzio conflittuale»

‍La sede ed i destinatari

Gli incontri si realizzano in locali ben attrezzati di arredi e giochi in cui sia possibile facilitare la relazione genitori e figli, in un ambiente che garantisca controllo ed osservazione. Il luogo deve disporre di porte di ingresso separate, in modo da non permettere l’incontro tra i diversi soggetti coinvolti prima dell’inizio delle attività. I professionisti impiegati nella gestione dell’incontro sono tenuti a salvaguardare il benessere del minorenne, ed inoltre supportano la relazione, guidando il genitore coinvolto nelle attività da proporre al bambino.

Il servizio di visita e di relazione accoglie destinatari differenti tra loro:

· Minorenni collocati in affido nelle situazioni in cui non sono previsti incontri con la famiglia di origine in autonomia;

· Minorenni allontanati dalla famiglia con un provvedimento del Tribunale per i Minorenni, i cui genitori sono decaduti dalla responsabilità familiare o ne abbiano subito limitazioni;

· Minorenni in stato di adottabilità per i quali il Tribunale ha ritenuto necessario un percorso di avvicinamento alla loro famiglia di origine perché la sentenza che li dichiarava in stato di adottabilità è stata rivista in sede di Corte d’ Appello;

· Figli di genitori separati e affidati a uno di essi, affinché possano incontrare l’altro genitore (non affidatario) in un luogo neutro, a causa dell’alta conflittualità che caratterizza la separazione.

Per quest’ultima categoria di soggetti destinatari, lo spazio neutro diventa un “luogo sicuro” in cui poter passare del tempo con il proprio genitore, diverso da quello affidatario, e poter raccontare della propria vita, senza le pressioni che normalmente il minorenne era abituato a vivere prima e durante la separazione.  Viceversa, il genitore che partecipa agli incontri avrà modo di sentirsi ancora parte della vita del proprio bambino, avendo la possibilità di interagire con lui in modo attivo grazie anche ai consigli offerti dagli operatori che seguono gli incontri. Inoltre,  in caso di separazione conflittuale, è importante che i genitori non si incontrino al di fuori del servizio  e l’attenzione di tutti venga riservata all’incontro bambino- genitore. 

 

 


Note:

[1] M.L Ranieri, Linee guida e procedure del servizio sociale, Erikson, Trento, 2015, p. 192

[2] G. Battista Camerini, Riabilitazione psicosociale nell'infanzia e nell'adolescenza, Maggioli Editore, 2010, p. 261

 


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