Reagire contro la povertà educativa: il contributo sistemico del progetto R.E.A.C.T.

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Reagire contro la povertà educativa: il contributo sistemico del progetto R.E.A.C.T.

Inclusione e benessere: il contrasto alla povertà educativa degli adolescenti a rischio. La collaborazione tra le reti e la natura preventiva, abilitativa e riabilitativa del progetto.

Un’esperienza professionale costruttiva  

Trascorso un anno dalla conclusione del progetto, ripercorro quest'oggi le tappe più significative di un’esperienza professionale vissuta e sperimentata - dall'anno 2018 al 2021 - presso l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Aversa. In qualità di assistente sociale impegnato nella tutela e presa in carico dei minori e delle loro famiglie, sono stato coinvolto nella mission dell’associazione di promozione sociale “Patatrac”, partner locale del progetto nazionale contro la povertà educativa: “R.E.A.C.T. – Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio”.

<<La povertà educativa è la privazione, per i bambini e gli adolescenti, della possibilità di apprendere, sperimentare e sviluppare [...] capacità, talenti e aspirazioni>>

Le finalità del progetto

L’obiettivo del progetto è stato quello di favorire, attraverso l’attivazione di un centro territoriale, l’inclusione e il benessere degli adolescenti che vivono in contesti a rischio di marginalizzazione con limitate opportunità formative e socializzanti.

Personalmente, nell’esercizio della professione, entro quotidianamente a contatto con le più disparate espressioni della vulnerabilità umana. Nello specifico della tutela minori ho il compito di salvaguardare la crescita dei bambini sostenendo le loro famiglie, mettendo in atto progetti di natura preventiva, abilitativa e riabilitativa che siano in grado di coinvolgere tutti i componenti del nucleo familiare, nonché le agenzie territoriali formali (ASL, NPI, consultori, istituzioni scolastiche ecc.) ed informali (terzo settore, privato sociale, realtà ecclesiali).

Povertà educativa minorile: un fenomeno multidimensionale

Dispersione e abbandono scolastico sono fenomeni che vengono collocati a pieno titolo nell’ambito delle dinamiche di formazione e riproduzione delle disuguaglianze sociali. Concetti complessi, distinti e al tempo stesso fortemente integrati poiché rappresentano gli esiti della convergenza di una pluralità di fattori: sociali, economici e politici oltre che individuali.

Una definizione del concetto di “povertà educativa” elaborata da Save the Children (2014), a mio parere tra le più chiare ed autorevoli, ci spiega che: “La povertà educativa è la privazione, per i bambini e gli adolescenti, della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.

Come ha inciso la pandemia da Covid-19?

Il Covid-19 ha fatto letteralmente deflagrare il fenomeno della povertà educativa. La rapida diffusione epidemiologica ha accentuato le già gravi ed annose deficienze sistemiche legate al sistema educativo del nostro Paese. Nei mesi del lockdown, infatti, circa 3 milioni di studenti tra i 6 e i 17 anni hanno seguito le lezioni con ingenti difficoltà, specialmente per la mancanza o inadeguatezza dei dispositivi digitali in famiglia, molte di queste caratterizzate da scarse competenze informatiche.

Le ultime rilevazioni ci dicono che ad oggi l’8% degli studenti è stato escluso da qualsiasi forma di didattica a distanza e non ha preso parte alle lezioni online. Tale percentuale sale al 23% tra gli alunni con disabilità (Bes, 2020).

I primi passi...

L’incontro con il team di esperte dell’APS Patatrac, a cui afferiscono anche delle youth workers, è stato foriero di conquiste personali e professionali. Oltre a garantire un centro polifunzionale denominato “Snodo Hub cittadino”, l’associazione ha sostenuto la collaborazione ed il lavoro di rete interistituzionale tra l’ente locale in cui ho operato e gli istituti secondari di primo grado “G. Parente” e “G. Pascoli”, scuole aversane coinvolte nel progetto.

 

Bibliografia/Sitografia:

Fondazione Zancan, Fondazione L’Albero della Vita, Io non mi arrendo. Bambini e famiglie in lotta contro la povertà, il Mulino, Bologna 2015;

Save the Children (2014), La lampada di Aladino;

WeWorld (2013), Lenti a contatto quaderno di ricerca su dispersione scolastica, pedagogia, società e inclusione, Frequenza200, Nr. 1-5;

www.istat.it

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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