Clara voleva un cambiamento e io gliel’ho promesso…

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Clara voleva un cambiamento e io gliel’ho promesso…

In tutte le fiabe, dopo un trascorso turbolento, c’è quasi sempre un lieto fine. Così è stato anche per Clara.

Un animo nobile

Così come il piccolo anatroccolo, triste e nero, crescendo si è trasformato in un elegante e meraviglioso cigno bianco, allo stesso modo Clara (nome di fantasia), minuta e trasandata, è divenuta una bambina meravigliosa, dai lineamenti tipici mediterranei e con un animo nobile. A raccontarmi questa storia è stata Mena, la sua mamma adottiva, colei che ha reso possibile la rinascita di un cuore che si è sentito abbandonato.

<<Ci ha compresi, conosciuti. Col tempo è riuscita a fidarsi di noi>>

Un’infanzia difficile

Clara è la secondogenita di una coppia che si è separata pochi mesi dopo la sua nascita. Dei suoi genitori si sa ben poco: la madre, sopraffatta dalle molteplici responsabilità derivanti dalla crescita di due figli, ha scelto di recarsi all’estero; il padre, invece, è attualmente detenuto nella casa circondariale di Napoli. L’infanzia della piccola non è stata felice. I continui litigi dei genitori e il modo in cui questi trascuravano sia lei che la sorella, di qualche anno più grande, hanno segnato particolarmente i suoi ricordi.

Un sorriso spento e triste, mingherlina e trascurata, con i capelli tagliati un po’ a caso e molto corti. È così che Clara mi è stata descritta. Mena ha poi proseguito il racconto dicendo: «È stata accolta presso una casa famiglia di Roma all’età di tre anni. Con lei c’era anche la sorella, dunque questo l’ha aiutata nel metabolizzare il cambiamento repentino che si stava verificando nella sua vita. Il ricordo legato al nostro primo incontro ancora oggi mi suscita delle emozioni che non riesco a spiegare. Se ripenso a come era quando l’ho vista per la prima volta e a come è invece oggi, non posso che essere felice. È cambiata totalmente. “Il mio anatroccolo è rinato”, le dico spesso scherzando… e a lei piace sentirselo dire. Le ho letto questa fiaba molte volte, prima di dormire. Anche lei voleva un cambiamento e io gliel’ho promesso».

Oggi siamo felici…

«Io e mio marito Pino abbiamo sempre nutrito il desiderio di avere una casa piena di bambini. Al momento c’è solo Clara nelle nostre vite, ma speriamo di allargare presto la nostra famiglia. Tra l’altro  ̶  continua  ̶ , vediamo regolarmente la sorellina, che a sua volta è stata adottata da un’altra coppia con cui abbiamo costruito un buon rapporto. Con lei tutto è diventato più bello. Certo, all’inizio non è stato semplice. Prima di concretizzare l’adozione, abbiamo organizzato una serie di incontri conoscitivi in casa famiglia. Successivamente, è stato avviato un periodo di pre-affido durato un anno. Oggi è nostra figlia a tutti gli effetti».

«Abbiamo conquistato la sua fiducia col tempo  ̶  afferma Mena, con uno sguardo sereno  ̶ . Le abbiamo donato il nostro amore senza pretendere nulla in cambio. Neanche un minimo gesto. Lei ci ha compresi, conosciuti. Col tempo è riuscita a fidarsi di noi. All’inizio pensava che potessimo, da un giorno all’altro, abbandonarla. Un pensiero per noi assurdo ma che, invece, rendeva Clara irrequieta. Aveva paura di affezionarsi, di perderci. Com’è oggi? Esattamente l’opposto. Sta crescendo in modo sano, è affettuosa, gentile, a modo. Settimana prossima compirà otto anni, stiamo organizzando una festa con tutti i nostri familiari e con i suoi amichetti. Siamo felici».

Se questa testimonianza ha smosso il tuo interesse verso l’Adozione e vuoi saperne di più o se desideri dare la tua disponibilità per donare una chance ad un bambino, chiamaci al numero verde 800.66.15.92.

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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