Agenda per l’infanzia e l’adolescenza, tra riforme e cambiamenti.

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Agenda per l’infanzia e l’adolescenza, tra riforme e cambiamenti.

I 10 passi per rendere concreto l’impegno verso le nuove generazioni. Riproponiamo gli ultimi 5.

I dati, un punto di partenza essenziale

Come più volte denunciato dal comitato ONU, il sistema di raccolta dati in Italia è eccessivamente frammentato. Senza un aggiornamento periodico della banca dati statistica non è possibile elaborare il sistema di aiuto auspicato: i dati sono spesso incompleti e quindi incomparabili tra loro per effettuare un’analisi reale dell’attuale sistema dei servizi, in particolare per ciò che concerne i minori fuori famiglia, gli abusi, i maltrattamenti e le varie forme di violenza “digitale”, i minori adottabili e tanto altro. 

Alla luce di queste importanti mancanze, l’agenda propone l’aggiornamento periodico della banca dei dati statistici; l’attivazione  ̶  da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  ̶ del sistema S.In.Ba, ovvero del Sistema informativo sulla cura e la protezione dei bambini e delle loro famiglie; l’attivazione della banca dati nazionale dei minorenni dichiarati adottabili e dei coniugi aspiranti all’adozione; l’operatività della banca dati prevista dalla Legge 38/2006 per monitorare il fenomeno dell’abuso.

<<Un documento di tale portata deve essere una spinta ulteriore per il cambiamento del futuro>>

Riforma della legge sulla cittadinanza

L’agenda, successivamente all’analisi del processo di acquisizione della cittadinanza, chiede una riforma della Legge 91/1992 per facilitare quest’ultima a favore dei minori di origine straniera. Il documento, infatti, denuncia la presenza di disposizioni ormai obsolete e discriminatorie dopo oltre trent’anni di cambiamenti radicali nei processi di integrazione migratoria; gli oltre 800.000 studenti non Italiani iscritti presso gli istituti scolastici nazionali ne sono la piena testimonianza.

Durante la scorsa legislatura ci sono state proposte interessanti, come lo “Ius Scholae”, tutte ancora migliorabili dal punto di vista procedimentale. È da qui che l’agenda propone di ripartire per garantire la tutela dei minori stranieri presenti nel nostro paese.

Educazione all’affettività e alla cittadinanza digitale

I fenomeni di violenza più frequenti sono quelli legati al bullismo e al cyberbullismo, strettamente connessi tra loro. Per prevenire forme di violenza di genere e abusi sessuali occorre diffondere un’educazione alla sessualità e all’affettività, rispettosa dell’altro, capace di accompagnare bambini e ragazzi nello sviluppo della propria identità. L’obbiettivo è quello di superare e abbattere le barriere che si possono creare tra i più piccoli e gli adolescenti attraverso programmi di monitoraggio e di prevenzione, accompagnati da un’adeguata formazione scolastica. L’agenda, infatti, suggerisce l’introduzione di nuove materie curriculari fin dalla scuola dell’infanzia, come l’educazione all’affettività e alla sessualità.

I due principali strumenti normativi di contrasto alla violenza sono la Legge 71/2017 sul cyberbullismo, con le “Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo” e la Legge 92/2019 sull’educazione civica, che prevede l’istituzione della “Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale”, che però non risulta essere stata messa ancora in funzione.

Formarsi per educare

L’agenda dedica grande attenzione alla formazione dei professionisti che hanno modo di rapportarsi ai minori, soprattutto all’interno del contesto scolastico. È necessario avere un personale educativo che sappia garantire, proteggere e promuovere l’universalità del diritto all’educazione. Per questo motivo, all’interno del documento ritroviamo molteplici proposte di riforma come, ad esempio, la revisione dei curriculum di studio per i corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria e dell’educazione, o l’istituzione di una formazione obbligatoria per tutti gli operatori scolastici al fine di evitare qualsiasi forma di discriminazione.

Un piano coerente e preventivo della tutela dei minorenni non può prescindere da un’adeguata formazione, universitaria prima e lavorativa poi, che permetta ai professionisti di rapportarsi e interfacciarsi nel giusto modo con le complesse situazioni che un bambino e un adolescente possono presentare.

Il benessere psicofisico

Nel documento ritroviamo dati allarmanti. Si sta assistendo ad un aumento di diagnosi di disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, ad un aumento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dei Bisogni Educativi Speciali. A tutto ciò, si aggiunge il fatto che è raddoppiato il numero di persone che usufruiscono dei servizi di NPIA (Neuropsichiatria Infanzia e Adolcescenza), così come si registra anche un forte aumento della dipendenza tecnologica. Tutti questi dati portano alla conclusione che c’è in atto un peggioramento del benessere psicofisico generale della popolazione, con forti ripercussioni sui più piccoli.

L’agenda propone di intervenire in maniera tempestiva attraverso una maggiorazione degli investimenti da parte dello Stato sui Consultori Familiari pubblici, un maggiore monitoraggio sui dati riguardanti le patologie neuropsichiatriche e psicologiche e, ancora, iniziative di sensibilizzazione sull’importanza della gestione del benessere psicofisico per bambini e adolescenti.

Progettare il futuro

La rilevanza di un documento onnicomprensivo di tale portata (di cui raccomandiamo la lettura per approfondire quanto detto) è molto alta: ci permette di comprendere ciò che non è stato fatto, ciò che si deve fare e quali sono le condizioni da affrontare e da cui ripartire.

In nome della tutela dei più piccoli e dei più giovani, questo documento deve essere un ulteriore spinta per il cambiamento del futuro; un futuro prossimo, a noi vicino.

 

Fonte

“L’Agenda per l’infanzia e l’adolescenza. 10 passi per rendere concreto l’impegno verso le nuove generazioni”, Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 20 novembre 2022. 

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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