Assistente Sociale in azione

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Servizi sociali e giovani senzatetto. Sussidi, piano abitativo personale e alloggi d’emergenza.

Un compito arduo

I servizi sociali, hanno la responsabilità principale di fornire l'alloggio e il sostegno se si hanno meno di 18 anni e se si è senzatetto. Nel Regno Unito molti sono i giovani che vivono questa particolare condizione. Che cosa nello specifico può fare l’Assistente Sociale e quando l’aiuto può cessare?

«In particolare quando è stato superato un momento difficile all’interno di un alloggio di emergenza fornito dal dipartimento degli alloggi e la crisi familiare è rientrata» 

I diversi tipi di aiuto

I servizi sociali possono dare supporto e trovare un posto dove stare. Possono fornire alloggi di emergenza se si ha bisogno e valutare la situazione redigendo un piano abitativo personale. 

Il comune può fare sì che il giovane possa rientrare a casa sua attraverso i servizi sociali o il dipartimento degli alloggi che esamineranno la situazione. I servizi potrebbero considerare la possibilità di parlare con i genitori o altri membri della famiglia del ragazzo per verificare se sussistono ancora le condizioni per stare nell’abitazione d’origine o di provenienza. Se è possibile tornare a casa o stare con qualcun’altro, il comune dovrebbe comunque fornire un alloggio di emergenza fin quando non sarà possibile rientrare in sicurezza nel posto d’origine. 

Non si dovrebbe generalmente essere ospitati in bed and breakfast quando si hanno 16 o 17 anni, anche in caso di emergenza. Le offerte abitative del Comune vanno considerate attentamente in quanto potrebbero non arrivare nuove proposte in caso di rifiuto. Ad ogni modo non è possibile che si venga lasciati senza un posto dove stare se minorenni e senzatetto. 

Quando intervengono i servizi sociali?

I servizi sociali offrono aiuto se non è possibile rientrare a casa e non si ha dove stare, se si sta da amici o in altra famiglia ed è stato chiesto di andare via, se si è a casa e a rischio di violenza o di abuso. Il ragazzo non deve mai essere costretto a tornare in un posto dove non si è al sicuro, dove si è a rischio di violenza o abuso o dove è stato richiesto di andarsene.

Il comune può offrire un posto in un ostello o foyer, in una casa di cura, in una casa condivisa con altri giovani, in un’abitazione che da disponibilità su base volontaria attraverso uno schema chiamato “Nightstop”, per cui chiunque nella comunità può offrire al giovane bisognoso un posto sicuro. I servizi sociali aiutano con il costo della vita e l’affitto. 

Se si viene aiutati da questo punto di vista non si possono generalmente richiedere altri sussidi. A volte è possibile richiedere dei sussidi se si è costretti a vivere lontano dai propri genitori in quanto a rischio di maltrattamento o se questi ultimi hanno allontanato il ragazzo.

Oltre i 18 anni

In Inghilterra viene usata la definizione "assistito" o in “assistenza” per la persona che ha 16 o 17 anni e ha ricevuto alloggio attraverso i servizi sociali. Il ragazzo in qualità di “care leaver”, cioè colui che ora ha 18 anni e ha vissuto l’infanzia in un centro, avrà priorità per l’ottenimento dell’alloggio se diventa senzatetto rispetto agli altri. Ciò avviene al superamento dei 18 anni ma meno di 21. 

L’acquisizione di questa priorità per l’alloggio nelle liste di attesa si ottiene anche se si trascorrono solo pochi giorni in assistenza all'età di 16 o 17 anni (anche per breve periodo in un luogo individuato dai servizi sociali e con successivo rientro a casa). Se trascorrono più di 13 settimane col supporto dei servizi sociali, si ha diritto alla consulenza e al sostegno degli stessi almeno fino al 21esimo compleanno. Di solito si riceverà aiuto per trasferirsi in alloggi a lungo termine quando si compiranno 18 anni

Non in tutti i casi il giovane senzatetto di età inferiore ad anni 18 sarà destinatario di ulteriore assistenza. In particolare quando è stato superato un momento difficile all’interno di un alloggio di emergenza fornito dal dipartimento degli alloggi e la crisi familiare è rientrata.

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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