L’adozione da parte dei single

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L’adozione da parte dei single

L’adozione dei single: casi particolari, aperture e situazioni eccezionali.

L’adozione dei single in Italia 

L’ordinamento giuridico italiano – a differenza di quello di altri Paesi europei come Francia, Spagna ed Inghilterra – non consente, se non in casi particolari o in presenza di determinate condizioni di legge, l’adozione di un minorenne da parte di un adulto single.

«bisogna consentire l'adozione tutte le volte in cui è necessario salvaguardare la continuità affettiva ed educativa della relazione tra adottante e adottando»

Adozione in casi particolari e persone single 

L’adozione in casi particolari va distinta dall’adozione piena. Tra i richiedenti vi possono essere anche persone singole o coppie non sposate. La norma, infatti, elenca come richiedenti: 

  1. parenti fino al sesto grado o persone – single compresi – legate al minore da un preesistente rapporto stabile e duraturo, anche maturato nell’ambito di un prolungato periodo di affidamento, quando il minore sia orfano di entrambi i genitori; 
  2. il coniuge se il minore sia figlio, anche adottivo, dell’altro coniuge. Vi si può ricorrere anche quando il minore soffra di un grave handicap e sia orfano di padre e madre o vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo. 

Tra i casi più frequenti, il mancato inserimento nella famiglia degli aspiranti genitori di ragazzi considerati difficili per età adolescenziale, personalità problematiche o importanti devianze comportamentali. Per ottenere l’adozione in casi particolari non è indispensabile essere marito e moglie dovendosi valorizzare, in linea col diritto alla continuità affettiva introdotto con legge 173/2015, il rapporto sentimentale instauratosi con il minorenne.

Aperture della Corte di Cassazione 

Nel 2019 è emerso un “via libera” della Cassazione all'adozione di un minorenne da parte di un single. È quanto ha sancito la Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 17100/2019 respingendo il ricorso dei genitori di un bimbo di 8 anni affetto da un grave handicap fisico e da loro abbandonato nei primi mesi di vita. Ciò che conta è l'interesse preminente del bambino. Infatti, precisano i giudici della Corte di Cassazione, che «l'art. 44 della legge n. 184 del 1983, lett. d), integra una clausola di chiusura del sistema, intesa a consentire l'adozione tutte le volte in cui è necessario salvaguardare la continuità affettiva ed educativa della relazione tra adottante e adottando». 

Casi eccezionali di adozione piena da parte dei single

L’adozione piena viene concessa solo alle coppie unite in matrimonio quando il minorenne versi in uno stato oggettivo di abbandono morale e materiale e produce come effetto l’acquisizione dello stato di figlio, recidendo il legame dell’adottato con la famiglia di origine che sostituisce il proprio cognome ed acquista tutti i diritti civili relativi ai legami di parentela ed ai diritti successori. Tale adozione, da parte dei single, è ammessa in due ipotesi.

Prima ipotesi… prevista dall’Art. 25 co. 4 e 5 della stessa legge n°184/83, ovvero qualora uno dei due coniugi muoia o divenga incapace durante l’affidamento preadottivo, oppure se nel corso dell’affidamento preadottivo intervenga la separazione dei coniugi affidatari. In tali casi ben può il giudice, sempre nell’interesse del minorenne, consentire l’adozione alla persona rimasta single. In tal senso, il decreto del Tribunale per i Minorenni di Napoli del 14 febbraio 2018, che accorda l’adozione di una minorenne ad una single che se ne era presa cura tenacemente per anni, supportata da un contesto familiare partecipativo. «Il metro decisionale, ricorda la Corte di appello di Napoli 145/2018, è l’interesse prioritario del minore» 

Seconda ipotesi…. Prevista dall’Art. 36 co.4 della L. 184/83,relativamente all’adozione internazionale in conformità a quanto previsto dall’art. 6 della Convenzione di Strasburgo. L’adozione internazionale piena è ammessa, in concorso di particolari circostanze rimessa di volta in volta al prudente apprezzamento del giudice, laddove tale soluzione fosse giudicata più conveniente all’interesse del minorenne.

Adozioni di single italiani residenti all’estero

Di recente il Tribunale per i Minorenni di Roma con provvedimento 2233/19 (cron. del 4 marzo 2019)ha riconosciuto «ad ogni effetto e con effetti di adozione piena» l’adozione di due tribunali esteri. Il caso riguarda due minori stranieri, adottati da un solo genitore italiano, ma residente in Sudafrica, dove lavora come docente universitario. Quanto stabilito dai giudici romani è destinato a fare giurisprudenza. Per la prima volta in Italia è stato emesso un provvedimento con protagonista un genitore single. Si tratta di un cittadino originario di Firenze, che ha adottato a distanza di tre anni l'uno dall'altro due bambini sudafricani senza vincolo di sangue. 

Dello stesso parere autorevole dottrina: «L’adozione ottenuta legittimamente da un single residente e soggiornante da almeno due anni in uno Stato che l’ammette, non è certamente in contrasto coi principi della Convenzione dell’Aja, che non esclude, di per sé, simile adozione con efficacia legittimante. Tale, pertanto deve essere riconosciuta in Italia»[1].

 

 


[1] R. Carrano – M. Ponzani, in Il diritto di Famiglia e delle persone.

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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