Burnout: come riacquistare la lucidità di pensiero

Il video ci presenta la tematica di burnout.

Il burnout non è una malattia diagnosticata, ma una malattia che dipende dai fattori individuali ed istituzionali.  Il primo responsabile è l’individuo e l’azienda deve attuare modalità di prevenzione.

Fisher e Schaarschmidt dividono nella loro teoria lavoratori con impegno lavorativo alto e lavoratori con impegno lavorativo basso che sappiano, o meno, prendere le distanze dalla professione e da questo deriva la possibile insorgenza del burnout.

La prevenzione può avvenire su sette livelli:

• La persona
• La vita privata
• I contatti professionali
• Il team e colleghi
• Il rapporto con i superiori
• Istituzione e settore
• Condizioni generali.

Anche qui la responsabilità maggiore per quanto riguarda la cura viene affidata alla persona; diversi sono gli esercizi che si possono fare per evitare lo stress affinché non si perdi la lucidità di pensiero e non si peggiori la qualità dei processi mentali.

Nel video viene fatta la distinzione tra pensiero rapido, ossia sensato e cauto e pensiero frettoloso, ovvero insensato e volubile.

Ci sono piccoli suggerimenti per superare lo stress, tra questi: respirare profondamente, stilare una lista seguendo le priorità, definire gli obbiettivi da mettere in atto, distinguere tra urgenza ed importanza, il luogo e la possibilità di semplificare il compito. Importanti sono ancora l’aiuto esterno e le motivazioni, pianificare le azioni analizzando gli ostacoli e decidendo il primo passo.

Infine, sembra utile non semplificare il pensiero e non ragionare per opposti, esaminare le soluzioni adottate e modificare le strategie nel corso del tempo. Questo ci permette di ammorbidire gli schemi mentali e riacquisire così lucidità di pensiero.