L’assistente sociale e le politiche sociali in materia di violenza

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L’assistente sociale e le politiche sociali in materia di violenza

Supporto a persone migranti sopravvissute a violenza di genere. Assenza di servizi anti-violenza. Advocacy e lavoro di rete.

Promozione e sensibilizzazione

L’Assistente Sociale, coinvolto nella tutela dei diritti umani e nel processo di promozione e sensibilizzazione, favorisce l’autodeterminazione personale ed insieme ad altri professionisti aiuta e affianca gli individui verso una vita centrata sul ben-essere. 

«Uno dei bisogni legati alla sopravvivenza è il cercare di stare bene altrove correndo i rischi della migrazione»

Rendere noto l’ignoto

Anche la figura dell’Assistente Sociale, affianco ad altri professionisti specialisti, è coinvolta nel supporto delle donne e dei minori migranti vittime di violenza sessuale e discriminazione di genere. Questo tipo di violenza è aumentato negli ultimi anni, presentandosi maggiormente nel periodo del viaggio dal Paese natale verso l’Europa. 

Le più colpite dal fenomeno sono le vittime di tratta, ovvero donne e minori che vengono schiavizzati economicamente e sessualmente dai trafficanti. Tali fenomeni, però, non vengono trattati in modo frequente e soprattutto in modo equo rispetto alla gravità, peggiorando ulteriormente la situazione.

La comunicazione, infatti, risulta un tassello fondamentale per rendere noto ciò che è ignoto e soprattutto per mobilitare le istituzioni a emanare delle linee guida apposite. La mancata esplicitazione della problematica permette un’ulteriore emarginazione sociale di cui solo l’autorità può farsi portavoce e dare tono.

Advocacy

Le politiche italiane di riabilitazione e il trattamento dei disturbi psichiatrici non sono sostenuti da sufficienti risorse e la conoscenza affiancata alla consapevolezza e alla competenza sono limitate.

Impegnarsi ad incentivare l’advocacy nelle nuove generazioni durante il periodo di studio è importante al fine di formare persone in grado di affrontare queste problematiche con prontezza e preparazione, senza dubbi e timori, affiancando ad esse un accesso ai servizi più tempestivo e specifico. Il sistema di risposte deve essere basato sull’efficacia e l’efficienza, in un’ottica inclusiva e multidimensionale.

Il fenomeno dell’immigrazione, infatti, coinvolge molte figure professionali che collaborando fra loro creando una rete in grado di favorire l’integrazione psico-sociale della persona. L’individualità nella sua particolarità deve essere visionata in un’ottica olistica, in cui molti fattori intrinseci ed estrinseci al soggetto, lo influenzano e lo plasmano.

Assistente Sociale e lavoro con e per le persone migranti

L’Assistente Sociale, insieme allo psicologo, allo psichiatra, all’educatore sociale, al medico, ha il compito di ascoltare, osservare e affiancare il soggetto nel processo d’aiuto individualizzato, al fine di promuovere il benessere sociale e far rispettare i diritti di cui gode e che in passato gli sono stati negati.

Il counselling e il segretariato sociale permettono al soggetto di acquisire autonomia e indipendenza e di consapevolizzare i fatti accaduti così da frequentare in modo costante i servizi idonei al fine di “guarire” dal trauma subito. Dal punto di vista psicologico, infatti, la violenza provoca un trauma che si manifesta in: isolamento, depressione, ansia, sintomi psicosomatici, disturbi da stress post traumatico e da tentativi di suicidio.

La persona deve essere attiva protagonista della sua vita, pertanto attorno ad essa deve ruotare un sistema in grado di ammortizzare le debolezze e le necessità. Solo un’accurata valutazione, progettazione e programmazione del micro sistema e del macro sistema potrà permettere un’analisi dei punti critici della gestione odierna e di conseguenza una svolta al fine di avere dapprima un quadro normativo in linea con gli standard internazionali in materia di diritti umani. Solo con le normative apposite si potrà comporre un puzzle robusto, solido, costante e duraturo nel tempo poiché, ricordiamolo, le persone migranti sono nostri concittadini. 


Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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